Agosto 2005
Granada è l'Alhambra. L'Alhambra è Granada.
Ma è ai piedi della mitica
fortezza che si trova la vera anima della città.
La più affascinante di
tutta l'Andalusia, la più frizzante, la più completa dal punto di vista
culturale, a cui non si può restare indifferenti.
E' sufficiente una
passeggiata nel suo centro storico per tuffarsi nel passato e scoprire le
influenze arabe, cristiane, tradizionali, folcloristiche, gitane.
Tanti ingredienti mixati accuratamente per un cocktail perfetto, una città che cambia radicalmente volto ogni qualvolta si giri l'angolo di una sua strada. Europa, Africa, Medioriente, spesso non si riesce quasi a capire in quale continente ci si trovi. E sono senz'altro i suoi contrasti a renderla unica.
data di partenza: Agosto 2005 - durata: 6 giorni
volo Ryanair + noleggio auto
Galleria di foto (vedi in slideshow) |
GRANADA - Qui c'è tutta l'Andalusia
Acerra del Darro, la via dello shopping caratterizzata dalla sua
modernità, dei negozi lussuosi, dei centri commerciali, dei lunghi viali
pedonali ombreggiati.
Da qui le stradine più intime portano al vero cuore di
Granada, passando per le piazze animate dai tanti ristorantini nei quali si può
cenare senza pretese con 8-10 euro, come Plaza Bib Rambla e Plaza
Trinidad.
Il centro è dominato dall'immensa Cattedrale e dall'adiacente
Cappella Reale, dove sono sepolti alcuni dei sovrani storici di
Spagna.
Ma ecco che dopo aver respirato l'aria gotico-rinascimentale
della Cattedrale, sono sufficienti pochi metri per tuffarsi in un mondo
completamente diverso: si tratta dell'Alcaicería, ricostruzione dell'antico
mercato arabo della seta, una delle vie più particolari, con i negozietti tipici
e curatissimi di souvenir, le lanterne in ferro battuto, gli archi moreschi, le
donne gitane che cercano di leggere la mano ai passanti utilizzando geniali
trucchetti.
Solo un inizio di quello che riserva il vero quartiere arabo
della città distante da qui poche centinaia di metri: l'Albaicin. La posizione
spettacolare, le case bianche che si arrampicano sulla collina offrendo vedute
incomparabili della città, le stradine ciottolate, cortili, giardini, fontane,
piazzette. Si parte dalla zona più tipica e turistica, Caldereria Vieja, dove è
d'obbligo una sosta in una della numerose teteiere, assaporando uno dei cento
tipi di tè a disposizione. Sono piccoli localini in stile arabo, luce soffusa,
romantici ed accoglienti.
La salita toglie il fiato, specie in un torrido
pomeriggio di agosto, ma raggiungere il Mirador San Nicolas è un dovere: una
vista magnifica sulla collina dell'Alhambra, e ai suoi piedi tutta la
città.
La discesa lungo la Carrera del Darro è altrettanto suggestiva, segue
in corso del fiume passando per i bagni arabi di El Banuelo, tra i meglio
conservati in Spagna.
Misterioso invece è l'aggettivo giusto per
definire un altro quartiere: il Sacromonte, terra gitana, dove molti dei suoi
abitanti vivono nelle case-grotta in cui non è raro assistere a qualche
spettacolo di flamenco, sebbene ormai sia rappresentato in forma esclusivamente
turistica.
In Andalusia si cena tardi, e forse è anche per questo che
vengono in soccorso le famose "tapas", i tipici spuntini per riempire lo stomaco
e deliziare il palato. Tra la vasta scelta, da assaggiare quelle con el jamon
serrano, prosciutto tipico della Serra Nevada che da qui dista meno di 50
km.
Girovaghiamo in lungo e in largo, ma lo sguardo finisce sempre lassù,
attirato dall'austera presenza dell'Alhambra, il palazzo-fortezza arabo più
importante d'Europa.
Non resta che attendere l'aria più frizzante del mattino
per iniziare la salita che conduce al suo ingresso e poter ammirare l'interno
con la tranquillità della prima ora di apertura (in alternativa si può usufruire
del bus che parte da Plaza Nueva).
Il Palazzo de los Nazaries toglie il
fiato per la sua bellezza, un susseguirsi di stanze finemente decorate,
affacciate su magnifici patios dove i movimenti dell'acqua ne esaltano
l'atmosfera. Visitarlo significa sognare ad occhi aperti e rivivere i tempi
gloriosi e lo sfarzo del medioevo arabo-spagnolo. Un luogo dove il tempo si è
fermato!
Di fronte la fortezza dell'Alcazaba offre dall'alto della Torre
della Vela una vista incredibile di tutta la città, partendo dal bianco
quartiere dell'Albaicin, al vicino Sacromonte, fino alla Granada moderna.
E
per terminare la tranquillità del Generalife, i giardini che circondano la
residenza estiva, un tripudio di vasche, fontane e fiori dove l'acqua scorre con
ingegno diventando un'arte.
Granada è da vivere in tutte le ore della
giornata: romantica e frenetica sul tardi, tranquilla, fresca e riservata al
mattino presto. E per godere di entrambi i suoi aspetti, non resta altro che
sacrificare le ore al sonno!
Due gioielli: Siviglia e Cordoba
Lasciata Granada, imbocchiamo la veloce e poco trafficata statale N432 per
Cordoba che attraversa la tipica campagna andalusa con i caratteristici e
bianchissimi pueblos, paesini che si arrampicano sulle colline con le case
completamente rivestite di calce bianca.
Arriviamo a metà pomeriggio a
Cordoba. La città è decisamente più a misura d'uomo rispetto a Granada, il
centro è relativamente piccolo e facile da raggiungere e orientarsi risulta
naturale.
Raggiungiamo in nostro hotel, il Conquistador, situato proprio di
fronte alla famosa Mezquita. L'hotel è un ottimo 4 stelle, servizio e camere
molto curate che circondano un favoloso patio tipico della città.
Nel
pomeriggio, caldissimo (oltre 40 gradi, soffocanti), attraversiamo la Juderia,
il tipico quartiere ebraico caratterizzato dalle pittoresche case bianche la cui
bellezza viene esaltata in primavera dai balconi fioriti. Il luogo è deserto,
sarà il caldo, sarà che in agosto molti dei suoi abitanti vanno in vacanza, si
intravedono solo piccoli gruppetti di turisti. E' comunque piacevole girovagare
tra il dedalo di viuzze e piazzette e curiosare di tanto in tanto al di là dei
portoni e delle cancellate che danno su patios favolosi, sebbene la zona non
regga il confronto con l'Albaicin di Granada.
Visitiamo la sinagoga e alcuni
negozietti tipici di souvenir che si trovano nell'area dell'antico suq
arabo.
Usciti dalla Juderia raggiungiamo il centro della Cordoba moderna,
fino a Plaza Tendillas, grande e caratteristica piazza con eleganti edifici,
piacevoli fontane e numerosi bar che offrono menù turistici affiancati da locali
specializzati in tapas.
Per la cena da provare la specialità più famosa della
città, la coda de toro, che si trova praticamente in tutti i menu dei
ristoranti, da quelli a prezzo fisso a quelli più intimi dove si cena in
lussuosi e romantici patios.
La mattina seuente ci dirigiamo subito verso
l'Alcazar per visitare i suoi favolosi e curatissimi giardini stile Versailles,
una piccola e deliziosa oasi nel centro della città. Il venerdì l'ingresso è
gratuito (altrimenti 4 euro). I giardini sono circondati da lunghissime
vasche-fontane con bizzarri giochi d'acqua, statue, fiori e piante verdi a cui
fa da sfondo l'imponente costruzione della fortezza con le sue torri.
Alle
9.30 siamo già all'entrata della Mezquita, ed è una fortuna perché a messa in
corso (fino alle 10.00) l'entrata è permessa ed è gratuita. Inoltre, terminata
la funzione, si può continuare liberamente la visita di tutta la
moschea-cattedrale senza dover pagare il biglietto (8 euro).
Si accede
attraversato il Patio de los Naranjos; appena varcato l'ingresso si resta senza
fiato, circondati dalla incredibile bellezza di 850 colonne di granito che
sorreggono archi bicolore creando un magnifico effetto ottico, che uniti a luce
soffusa e candelabri d'epoca donano un tocco di assoluta atmosfera. Incredibile
perdersi nel labirinto interminabile della parte della costruzione originaria
che è rimasta intatta. Infatti, il cuore della moschea è stato distrutto per
costruire la Cattedrale con la Capilla Mayor sacrificando buona parte di ciò che
era stato costruito durante il periodo della dominazione moresca, comprese le
famose colonne che originariamente erano 1300.
Personalmente trovo
decisamente affascinante l'unione tra i due differenti stili, quello arabo della
moschea e quello cristiano della Cattedrale, un'unione che ha permesso di creare
un'architettura unica al mondo. Di grande effetto il Mirhab, la parte più
importante della moschea, una nicchia in cui veniva letto il Corano e guidata la
preghiera, di una ricchezza decorativa sbalorditiva.
Terminata la visita
della Mezquita ci dirigiamo verso Siviglia, rilasciamo l'auto alla Stazione
Santa Justa, e a piedi raggiungiamo il vicino hotel Occidental, moderno 4 stelle
che occupa un caratteristico edificio. L'hotel dispone di tutti i comfort, tra
cui un'ampia zona piscina che ci viene in soccorso per sfuggire dai calienti
pomeriggi dell'agosto andaluso. Il centro storico della città, tra cui la
Cattedrale, è comodamente raggiungibile in 10 minuti di bus.
La sera stessa
raggiungiamo il lungo viale circondato dalle alte palme che costeggiano il
fiume, dove domina la moresca Torre dell'Or; da qui partono le crociere di
un'ora lungo il Guadalquivir (14 euro), ma la vista non è granché, eccetto per
le tipiche abitazioni del quartiere Triana che danno sul fiume.
Per cena ci
dirigiamo verso il quartiere più tipico della città: il Barrio de Santa Cruz,
dove la scelta di locali è infinita, tra menù turistici, ristoranti raffinati e
bar specializzati in tapas.
Atmosfera irreale nel Barrio, tra piccole e
animate piazzette, strade strette dove quasi le abitazioni si toccano senza
lasciare spazio al cielo, balconi fioriti e caratteristiche griglie alle
finestre.
La mattina seguente siamo tra i primi all'entrata dei Reales
Alcazares per visitare l'antica fortezza, poi residenza reale, con più
tranquillità (ingresso 5 euro).
All'interno (che ricorda vagamente
l'Alhambra), sono visibili i molteplici stili architettonici che hanno
caratterizzato la sua storia e le dominazioni di Siviglia, a partire da quella
araba fino arrivare ai re cattolici. Come al solito, la parte più spettacolare
la dobbiamo al periodo arabo, in particolare al palazzo di Don Pedro, dove
stucchi e azulejos decorano finemente le sale che si aprono sui deliziosi
patios. Incantevoli anche i giardini all'esterno con fontane, palme e
padiglioni.
Terminata la visita ci dirigiamo con il bus fino a Plaza di
Espana, una delle più caratteristiche piazze che abbia mai visto, sebbene vada
ricordato che la sua costruzione è relativamente recente. Due torri altissime
delimitano una enorme costruzione semicerchio, dove ai suoi piedi vengono
rappresentati gli eventi storici delle province spagnole.
Il tutto circondato
da canali artificiali che dovrebbero esaltarne la bellezza, ma purtroppo al
momento è in restauro, e l'acqua resta un miraggio.
Di fronte alla piazza si
estende il tranquillo e rilassante parco di Maria Luisa, dove è piacevole fare
una passeggiata tra palme e laghetti, fino ad arrivare al tipico edificio che
ospita il museo delle Belle Arti.
La serata è dedicata ad un entusiasmante e
indimenticabile spettacolo di flamenco alla Casa de la Memoria nel Barrio di
Santa Cruz.
La giornata seguente la dedichiamo alla parte restante della
città, iniziando dalla Basilica della Macarena, famosa per ospitare al suo
interno la Madonna più venerata di Siviglia, che durante la fiere di aprile
viene trasportata in processione tra le varie strade della
città.
Proseguiamo tra le vie centrali dello shopping, percorrendo
l'elegante Calle Sierpes, con una breve sosta alla Capilla S. Josè, un trionfo
del barocco, e proseguendo per Plaza Salvador, l'Ayuntinamento (il municipio) e
Calle Hernando con i suoi tipici edifici, fino ad arrivare al monumento più
spettacolare e importante, la Cattedrale con la Giralda, che visitiamo domenica
pomeriggio (quando l'entrata è gratuita, altrimenti 8 euro).
Dalla Plaza
Virgen de los Reyes si ha la miglior vista del complesso: in primo piano domina
la Giralda, un tempo minareto, ora campanile simbolo di Siviglia sormontato dal
Giraldillo, un bronzo girevole che rappresenta la Fede. Purtroppo per un pò di
tempo non girerà perché in restauro.
Varcando la porta d'ingresso, si
intuisce di essere entrati in una delle cattedrali più grandi d'Europa, tra
immense navate e numerose cappelle gotiche, dove impossibile non notare la
Capilla Mayor con il Retablo, una cascata d'oro con 44 pannelli che raffigurano
scene bibliche. Passando di fronte la Tomba di Colombo, si accede alla rampa che
permette di raggiungere la cima della Giralda, dove la vista sull'intera città è
magnifica.
Dopo cena ci trasferiamo alla Real Maestranza, la gloriosa arena
di Siviglia, una delle più antiche di Spagna. Al di là della corrida (inizio
d'estate alle ore 21), vale la pena di visitarla sia esternamente per la tipica
facciata barocca, sia internamente per il colpo d'occhio che riserva al
visitatore.
La corrida poi....è un'altra storia!
Sei giorni nel lusso andaluso al prezzo di Rimini
Spesso viaggiare può costare meno di quanto possa sembrare in apparenza, e uno
splendido tour in alcune delle zone più caratteristiche d'Europa può risultare
più economico di una settimana di ozio nelle opulenti spiagge italiane (non
parlo di Sardegna, parlo di riviera romagnola...), con la possibilità di
usufruire tra l'altro di strutture anche più lussuose.
E' sicuramente il
caso dell'Andalusia. Come fare? Vi posso dire come ho fatto io.
Ryanair è
l'unica compagnia che permette di raggiungere direttamente Siviglia dall'Italia
(da Milano-Bergamo Orio al Serio).
Per un breve assaggio dell'Andalusia,
ovvero visitare esclusivamente Siviglia, Granada e Cordoba possono bastare 6
giorni (5 notti). Parliamo ovviamente di una visita veloce e
superficiale.
E' sufficiente prenotare il volo con 3-4 mesi di anticipo
per assicurarsi tariffe convenienti, al massimo 200 euro a coppia per andata e
ritorno. Da prevedere un'assicurazione base contro i "limiti e i rischi" delle
low-cost (annullamento, ritardi, bagaglio, ecc). L'assicurazione è
sottoscrivibile sempre con Ryanair in fase di acquisto biglietto: prezzo € 28 x
due persone).
Per raggiungere le altre città, il mezzo più comodo è
affittare un'auto (in alternativa esiste un ottimo servizio bus). Prezzo per
un'auto di 3 gg, con Avis, € 133 (si può anche risparmiare con le compagnie
locali). Ritiro in aeroporto, rilascio in stazione nel centro di
Siviglia.
Autostrade gratuite tra Siviglia-Granada e Cordoba-Siviglia.
Ottima statale (N432) che attraversa la campagna andalusa con i caratteristici
pueblo tra Granada-Cordoba. Benzina senza piombo poco meno di 1 euro al
litro.
Pernottamento: ho previsto una notte a Granada, una a Cordoba e
tre a Siviglia.
Ryanair atterra a Siviglia la mattina alle 9.30, per cui
resta tutta la mattina per il trasferimento a Granada e tutto il pomeriggio/sera
e mattina seguente per visitare la città e l'Alhambra.
La giornata
seguente è dedicata alla visita di Cordoba, mentre i due giorni successivi sono
tutti per Siviglia.
Pernottamento (testati e consigliati): prezzo per
camera doppia inclusa colazione in hotel 4 stelle
(si può risparmiare
dormendo negli hostals, che non sono ostelli ma pensioncine):
Granada:
hotel Carmen Sercotel, centrale, € 75,00 (tariffa più conveniente su
bookings.net)
Cordoba: hotel Conquistador, centralissimo, € 77,00
(tariffa più conveniente su bookings.net)
Siviglia: hotel Occidental, 1
km. dal centro, € 64,00 (tariffa più conveniente su hotels Ryanair)
Per
due persone: € 200 (volo), € 28 (assicurazione), € 133 (auto), € 344
(hotels)
Totale presto fatto: € 705 (350 a persona), naturalmente esclusi
gli extra. (i tour operator per un programma leggermente più completo chiedono
circa 1.000 euro a persona!!!)
Cenare è decisamente economico se ci si
accontenta: molti ristorantini offrono menù turistici discreti a 9-12 euro,
comprendenti una varia scelta di primi (gazpacho, paella, zuppe varie), di
secondi (carni, pesce), dolci (gelato, caramel o frutta), vino o
acqua.
In alternativa si può prevedere una degustazione di 5 tapas (circa
10 euro), che alla fine diventa un pasto vario e completo. Dicono che a Granada
sono gratuiti, evidentemente bisogna conoscere i locali giusti perché io li ho
pagati normalmente.
Consigli:
Naturalmente luglio e agosto sono i
mesi meno indicati, specie per chi soffre il caldo. Se le massime della giornata
non superano i 33 gradi, le temperature sono più che sopportabili. Ma la
possibilità che si raggiungano e si superino i 40 gradi sono elevate. Bassa
umidità senz'altro, ma il caldo è comunque insopportabile nel tardo pomeriggio
fino a notte inoltrata, mentre la temperatura durante la mattina è gradevole
fino a quasi le 14.00. La minima a Granada è piuttosto bassa, le precipitazioni
nel periodo estivo rarissime.
Assolutamente necessaria è la prenotazione
per la visita dell'Alhambra, altrimenti bisogna prepararsi a lunghe code già
alle 7 del mattino, un'ora prima dell'apertura della biglietteria.
La
prenotazione può essere fatta comodamente online e in italiano, con sovrapprezzo
di €
0,88:
https://w3.grupobbva.com/ALHAMBRA/alhambra/home.html
Con la
prenotazione, la fila separata per ritirare il biglietto nell'apposito sportello
non supera i 10 minuti.
Cercate di visitare l'Alhambra all'apertura, per
godere di più tranquillità (stesso discorso vale per l'Alcazar a Siviglia). La
visita completa dura almeno 3 ore.
Per raggiungere l'Alhambra e il punto
più alto dell'Albaicin da Plaza Nueva sono a disposizione le navette al costo di
€ 0,90. Piacevole è la salita in bus e la discesa a piedi.
Che vi piaccia
o no, due sono gli spettacoli da non perdere se volete vivere la Spagna e
l'Andalusia: la corrida e il flamenco.
La corrida, spettacolo atroce per
un non spagnolo, è comunque da vedere per fare esperienza e se si vuole poi
giudicare, inoltre l'arena, la Real Maestranza, è un piccolo gioiello. Visitare
un luogo significa entrare nella sua realtà, e per fare ciò è necessario
sperimentare sia le cose belle sia quelle che non attraggono. Naturalmente è un
mio modesto parere, e può essere più o meno condivisibile.
In estate a
Siviglia la corrida inizia alle 20.00, dura due ore, il biglietto minimo costa 9
euro, e sono di scena i toreri meno esperti.
Discorso a parte per il
flamenco: i classici locali sono trappole per turisti che di vero flamenco hanno
ben poco, puntano tutto sui costumi, la scenografia, la musica orecchiabile e la
comodità, il tutto ad un prezzo spropositato (oltre 30 euro)!!
Per
assistere ad un vero flamenco, consiglio la Casa de la Memoria (Calle Ximenez de
Enciso 28), un'associazione in pieno centro a Siviglia (Barro de Santa Cruz),
che propone veri spettacoli di flamenco tradizionale (solitamente un
chitarrista, una cantante e una ballerina), in un tipico patio andaluso (caldo
infernale). Necessaria la prenotazione il giorno prima, posti limitati, prezzo €
12. Uno spettacolo mozzafiato, indimenticabile.
Granada e Cordoba si
girano comodamente a piedi.
A Siviglia è a disposizione l'ottimo servizio
bus della Tussam, biglietto per 3 giorni di corse illimitate a 7 euro. Il bus
per l'aeroporto fa diverse fermate in centro e alla stazione ferroviaria, prima
di raggiungere il terminal dopo circa 15 minuti al prezzo di € 2,30.
Fate
una visita agli uffici del turismo di tutte le città, forniscono ottimo
materiale e informazioni, una guida in italiano, una mappa del centro e dei
mezzi di trasporto.
Mezquita di Cordoba: l'ingresso costa 8 euro,
l'apertura è prevista per le 10.00. Prima di quest'ora i visitatori sono ammessi
gratuitamente per la messa, e una volta terminata potrete continuare la visita
senza pagare l'ingresso, o almeno a noi è andata così.
La Cattedrale di
Siviglia (ingresso 7 euro) si visita gratuitamente la domenica pomeriggio a
partire dalle 14.00, salita alla Giralda compresa.
Evitate i battelli che
navigano lungo il fiume a Siviglia, è una boiata, costa 14 euro e non si vede
quasi nulla.
Non mi resta che augurarvi Buona Andalusia!